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Cos’è il Disturbo di Linguaggio (DL)?


Cos’è il Disturbo di Linguaggio?

Quando un bambino manifesta difficoltà nella comprensione e/o produzione del linguaggio rispetto ai coetanei, primo passo è individuare le cause sottostanti tali difficoltà.

Si parla di Disturbo di Linguaggio(DL) quando l’acquisizione delle normali abilità linguistiche è disturbata sin dalle prime fasi dello sviluppo e tale condizione non è attribuibile ad alterazioni neurologiche né ad anomalie dei meccanismi fisiologici dell’eloquio (lesioni cerebrali, epilessia, ecc), né a compromissioni sensoriali (ipoacusia o sordità), né a ritardo mentale o a fattori ambientali (importanti carenze socio-ambientali).


Il DL è un disturbo transitorio dello sviluppo a prognosi favorevole, con diffusione maggiore in età prescolare (5-7 %) rispetto all’età scolare (1-2%).


Il Disturbo di Linguaggio si presenta come un bambino che non utilizza molto i gesti; manifesta difficoltà nel comprendere il linguaggio dell’adulto e fatica a sostenere una conversazione, in quanto il suo lessico è costituito da poche parole significative e la strutturazione di frasi complesse tarda a comparire. Il suo eloquio spontaneo risulta globalmente inintelligibile ad interlocutori con cui non vige familiarità, soprattutto in situazioni non contestuali.


In questi casi è opportuno effettuare una valutazione neuropsicologica e logopedica al fine di valutare la presenza di una compromissione significativa delle abilità comunicativo-linguistiche del bambino.


Le figure professionali che si interfacciano con il bambino e la sua famiglia per giungere ad una corretta diagnosi sono:

  • Neuropsichiatra infantile / Neurologo → Visita neurologica
  • Audiologo/Otorinolaringoiatra/Audiometrista → Visita audiologica
  • Foniatra/Logopedista → Valutazione delle abilità comunicativo-linguistiche
  • Neuropsichiatra infantile / Psicologo →Valutazione Quoziente Intellettivo
  • Psicologo→ Valutazione della personalità



La diagnosi di DL si effettuata dall’età di 36-48 mesi; prima di tale epoca si parla di ritardo nel conseguimento delle tappe di sviluppo del linguaggio.

I bambini con “Ritardo di Linguaggio” (RL) sono coloro che sviluppano il linguaggio verbale in tempi maggiori rispetto ai coetanei (late talkers-“parlatori tardivi”).

Generalmente i parlatori tardivi riescono a recuperare spontaneamente le loro difficoltà e soltanto una parte di essi evolve in DL. Per tale motivo si attendono i 36 mesi e l’inserimento del bambino alla scuola dell’infanzia prima di intraprendere una Ri-Abilitazione Logopedica.


Un’accurata valutazione logopedica al comparire già delle prime difficoltà linguistiche del piccolo ed una documentazione dei suoi progressi nel tempo, attraverso controlli periodici a cadenza variabile in funzione delle esigenze del singolo caso, consentono di ridurre al minimo i tempi di presa in carico abilitativa/riabilitativa logopedica per quei bambini che presentano ritardo e disturbo di linguaggio.

È importante sottoporre i bambini ad un'accurata valutazione anche per individuare la compresenza di altri eventuali problemi. I DL presentano, infatti, diverse comorbidità tra cui quelle con i disordini di coordinazione motoria e con le difficoltà di regolazione attentivo-motoria.


Infine, è importante riconoscere e intervenire tempestivamente sui disturbi di linguaggio in quanto, col tempo, essi possono evolvere in altri quadri clinici, quali:

  • disturbo nell’apprendimento della lettura (Dislessia) o nell’acquisizione delle regole del linguaggio scritto (Disortografia) o nella comprensione del testo;
  • anomalie nelle relazioni interpersonali e disturbi emotivi e comportamentali.

 

 

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